La scuola del silenzio

Una vacanza dal rumore: corsi di silenzio (artistico, meditativo, escursionistico), fra le colline di Anghiari

Convegni & maratone del silenzio

Da Milano a Torino, da Foligno a Roma, incontri con audiologi, naturalisti, astronomi, filosofi, scrittori...

I taccuini del silenzio

Pensieri per un momento di stacco, libri da tenere in tasca, per ritagliarsi una pausa di silenzio.

Spettacoli, festival, mostre del silenzio

Reading, concerti, festival, gite in barca e nelle oasi acustiche, mostre: il silenzio può essere un'occasione di divertimento e passeggiate

Il pubblico

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Un luogo di silenzio

Franca Cannarozzo di Savona ci segnala:

La scorsa domenica approfittando di un intervallo miracoloso tra pioggia e freddo ho compiuto un percorso fantastico, tra cielo e mare, che avevo assaggiato in passato ma mai completo e di cui forse allora non avevo apprezzato la bellezza e il silenzio...
è costellato di incredibili luoghi di silenzio... 
è il sentiero che dal parcheggio in fondo a Noli (SV) direzione Imperia, sale a mezza costa verso il Capo Noli a ridosso delle suggestive falesie a picco sul mare, incontrando i ruderi di due antiche chiese, quella di S.Lazzaro, con annesso lazzaretto e quella di S.Margherita, esposta a mare, autentico luogo di benessere e meditazione.
Superando di due tornanti la chiesa si incontra un altro luogo segreto e suggestivo, l'eremo del capitano De Andreis, esploratore che agli inizi del 900 si ritirò in questo paradiso costruendo un rifugio in pietra e legno di stile coloniale, abbandonato ma molto ben conservato,  importando essenze arboree ormai disperse...
Sembra di vederlo seduto sulla sedia a dondolo di cui resta lo scheletro, con la pipa in bocca, sotto il portico, a godere il fresco della brezza marina e il suono degli uccelli.
Subito sotto di esso vestigia militari di epoca bellica si affacciano sulle curve di capo Noli e sul mare, formando comodi punti di riposo e osservazione dove la bellezza provoca emozioni intense. Ma non è finita, tornando verso l'eremo e superandolo in direzione dell'asta alzabandiera si sale verso una mulattiera segnata che rimane in costa per una decina di minuti e poi piega verso sinistra in basso fino alla splendida Grotta dei Falsari, un'ampia apertura verso il mare in cui si può scendere in tutta sicurezza.
Eravamo in pochi, due coppie legate da grande affetto, educati al rispetto di quanto di incredibile il creato ci offre, abbiamo respirato a pieni polmoni il dono di questi momenti, riconoscendo il fascino del luogo dove viviamo e di cui a volte siamo poco consapevoli, e ho sentito forte la voglia di condividere con voi questa suggestione, che con un buon paio di scarpe e lo spirito aperto chiunque può godere.

Metafore del silenzio

Francesca Rigotti - Metafore del silenzio
Collana Accademia del silenzio, 3,32 euro, 54 pp., ISBN 978-88-5751-838-1

«Come parliamo quando parliamo di silenzio?». Attenzione, non soltanto, «di che cosa parliamo», ovvero quali sono la natura, la sostanza, la struttura del silenzio, bensì, soprattutto, come ne parliamo, cioè quali sono le immagini, le espressioni, le metafore che si celano nelle parole con le quali parliamo di silenzio, e che cosa di esso ci rivelano? Esistono due modelli mentali dominanti per parlare del silenzio: come cosa positiva, solida, dura, che riempie lo spazio, e che il suono e la parola, col loro irrompere, infrangono; o, all’inverso, come un magma liquido nel quale le parole affiorano come blocchi di lava galleggiante. Su tale dualità riflette filosoficamente questo libro.

Francesca Rigotti è stata docente presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Göttingen, visiting fellow al Department of Politics dell´Università di Princeton e docente presso l’Università di Zurigo. Attualmente insegna presso l’Università della Svizzera Italiana. La sua ricerca verte sulle procedure metaforiche e simboliche sedimentate nel pensiero filosofico, politico e nella vita quotidiana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Il pensiero delle cose (2007); Gola. La passione dell’ingordigia (2008); Partorire con il corpo e con la mente (2010); La filosofia in cucina (2012); con Duccio Demetrio, Senza figli. Una condizione umana (2013).

In libreria o sul sito http://www.mimesisedizioni.it/Accademia-del-silenzio.html

Una tacita cura

Marcello Cesa-Bianchi - Una tacita cura. Il silenzio nel rapporto medico-paziente
Collana Accademia del silenzio, 3.32 euro, 54 pp., ISBN 978-88-5751-836-7

Il silenzio non possiede un significato univoco, ma variabile in funzione di una molteplicità di fattori connessi da un lato alla situazione in cui viene espresso, dall’altro alle caratteristiche di chi lo esprime e allo stato d’animo che avverte. Può esprimere una profonda concentrazione o un blocco da paura, l’ascolto di un messaggio o il blocco della parola, la serenità o l’angoscia, l’analisi introspettiva o la paralisi del pensiero, l’incapacità o il rifiuto di rispondere a una richiesta, l’attesa di un avvenimento gratificante o angosciante. Nella relazione medicopaziente esistono molteplici tipologie di silenzio: questi possono rappresentare anche straordinari strumenti di comunicazione, possono condurre ad avvertire elementi significativi di conoscenza reciproca, possono distinguersi in spontanei e reattivi, in silenzi imposti o proposti, aggressivi o difensivi, distaccati, allusivi o ironici, essenziali o solenni…. Il testo esplora le diverse dimensioni del silenzio nella relazione di cura e propone un interessante sguardo sulle valenze terapeutiche che il tacere può assumere.

Marcello Cesa-Bianchi è fondatore dell’Istituto di Psicologia e delle Scuole di Specializzazione in Psicologia e Psicologia Clinica, presso la Facoltà Medica dell’Università degli Studi di Milano. Autore di una sessantina di volumi e di circa un migliaio di articoli scientifici su vari aspetti della psicologia, si è dedicato, in particolare, negli ultimi anni, alla psicogerontologia. È stato insignito di tre lauree honoris causa da tre università italiane, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Università degli Studi di Torino. Ha ricevuto la Medaglia d’oro di Benemerenza dal comune di Milano. Ha pubblicato, nel 2009, a quattro mani con Carlo Cristini, il saggio Vecchio sarà lei! Muoversi, pensare, comunicare. Sempre per Guida è uscita la sua autobiografia, dal titolo Sempre in anticipo sul mio futuro, scritto insieme a Emanuela Mancino, nel 2012.

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Ascoltare il silenzio

Emanuele Ferrari - Ascoltare il silenzio. Viaggio nel silenzio in musica
Collana Accademia del silenzio, 3,32 euro, 52 pp., ISBN 978-88-5751-598-4

Il silenzio è una condizione indispensabile per accostarsi alla musica e goderne, ma è anche una dimensione della musica stessa e, più in generale, di un’esperienza musicale consapevole. C’è il silenzio che circonda la musica e quello che è dentro di noi, il silenzio evocato dai grandi interpreti e quello miscelato con i suoni dai compositori. Ascoltare il silenzio conduce il lettore, con un linguaggio semplice e chiaro, a scoprire e ad apprezzare questo aspetto poco appariscente, ma anche misterioso e affascinante, dell’arte dei suoni.

Emanuele Ferrari è ricercatore di musicologia e storia della musica presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Musica e didattica della musica. Diplomato in pianoforte al Conservatorio di Verona sotto la guida di Renato Grossi, ha tenuto concerti, lezioni-concerto, conferenze e relazioni a convegni in Italia, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Cipro, Brasile e Colombia. “Brillante pianista e musicologo” (L. di Fronzo, “La Repubblica”); “Acuto, perentorio... Musicista incantevole. Pensa alla grande e chiede di pensare con lui” (L. Arruga, “Il giornale del Quartetto”). È tra i fondatori dell’Accademia del Silenzio.

In libreria o su http://www.mimesisedizioni.it/Accademia-del-silenzio.html

Il gioco del silenzio

Carlo Sini - Il gioco del silenzio
Collana Accademia del silenzio, 3,32 euro, 46 pp., ISBN 978-88-5751-597-7

È […] nel silenzio e dal silenzio che l’io, il mondo e la parola emergono, tra loro originariamente uniti. Così come il mondo non è mai davanti a me, ma sempre mi circonda e mi attraversa, così come non faccio che vedere il mondo provenendo dal cuore del mondo, altrettanto accade alla parola. Essa non parla se non dal silenzio del mondo e del silenzio del mondo: quel silenzio che la parola custodisce e reca in sé; quel silenzio che è così raro e difficile saper ascoltare. Sembra allora giusto dire che la virtù prima del filosofo non è la parola, bensì l’ascolto, non è la ragione espressa, ma la domanda silenziosa con il suo carico di angoscia e di stupore.

Carlo Sini insegna Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Milano. Accademico dei Lincei e membro dell’Institut International de Philosophie di Parigi, ha tenuto conferenze e seminari negli Stati Uniti e in Canada, in America Latina e in vari paesi europei. Tra le sue ultime pubblicazioni: Idoli della conoscenza (Milano 2000); La scrittura e il debito (Milano 2002) e i sei volumi delle Figure dell’enciclopedia (Milano 2004).

In libreria o sul sito http://www.mimesisedizioni.it/Accademia-del-silenzio.html

Il segreto all'opera

Emanuela Mancino - Il segreto all'opera, pratiche di riguardo per un'educazione del silenzio
Collana Accademia del Silenzio, 3,32 euro, 58 pp., ISBN 978-88-5751-837-4

Il silenzio, se accade ed è evento di cui è possibile parlare (ovvero se si esclude dal panorama del nostro ragionamento il silenzio assoluto), è luogo di margine e di possibilità. È territorio inquieto di un crinale di scambio tra ciò che si dice e non si dice, tra il pensabile, l’eventuale e la libertà di ogni altrimenti. Imparare ad educare sguardo ed ascolto al silenzio sviluppa pratiche di conversazione con la retorica segreta dell’altro, in quello spazio che il tacere ci insegna ad abitare. Il silenzio, infatti, dischiude la dimensione difficile del segreto, creando occasioni di dialogo con l’imprendibilità propria e altrui e come pratica delicata e attenta di ospitalità per il mistero. Attraverso parole e immagini – artistiche, cinematografiche e fotografiche – il testo percorre le tentazioni della traduzione del silenzio, proponendo di bonificare il terreno di visione e ascolto dalle urgenze della definizione, mediante i gesti e le cure di una “pedagogia del senso sospeso”.

Emanuela Mancino insegna Filosofia dell’educazione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Milano-Bicocca. È membro del consiglio direttivo e del collegio docenti della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e responsabile scientifico-organizzativa di Accademia del Silenzio. Ha creato e dirige il Gruppo di ricerca sulle trame educative, presso l’Università di Milano-Bicocca. Ha ideato e conduce diversi percorsi formativi e di ricerca – nazionali ed internazionali – sui temi di filosofia e pedagogia della narrazione. Tra le ultime pubblicazioni, si segnalano: Un cinema parlato. Trame di pedagogia della narrazione con gli occhi di un’altra lingua (Mimesis, 2009), Cambiamenti incantevoli. Bellezza e possibilità di apprendimento (con G.M. Zapelli, 2011), Sempre in anticipo sul mio futuro. Auto-biografia di Marcello Cesa-Bianchi (2012) e Narrare con altri linguaggi in D.Demetrio, Educare è narrare, Le teorie, le pratiche, la cura (Mimesis, 2012), Il segreto all’opera. Pratiche di riguardo per un’educazione del silenzio (Mimesis, 2013).

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La piuma blu

Marco Ermentini – La piuma blu, Abecedario dei luoghi silenti
Collana Accademia del silenzio, 3,32 euro, 48 pp., ISBN:978-88-5751-599-1

Quali sono i luoghi dove nasce il silenzio? Nelle nostre chiassose città dove il rumore è fabbricato come una merce è difficile trovarli, ma quando se ne scova uno lo si segnala con una piccola piuma blu. Questo taccuino insegna come cercare i luoghi silenti stanandoli dagli interstizi della città e della campagna utilizzando tecniche timide per scoprire gli anfratti, le crepe e le lesioni e mandare in tilt le certezze del mondo con l’immaginazione. Il segreto è semplice: saper ascoltare il luogo senza giudicare, lasciandolo essere, mettersi in sintonia, creare una nuova alleanza, una simpatia fatta di amicizia, di pietà e confidenza. Così nasce una specie di guida che si oppone agli spazi ostentati e rumorosi dove l’architettura è esibita senza pudore e il chiasso la fa da padrone. Dobbiamo imparare a vedere il silenzio con gli occhi e riconciliarci con il mondo. È una sfida: anche le rivoluzioni si fanno in maniera silenziosa.

Marco Ermentini, architetto, è presidente della Shy Architecture Association che raggruppa il movimento per l’architettura timida. Ha al suo attivo azioni provocatorie (l’invenzione del miracoloso farmaco Timidina), ironiche (la patente a punti per il restauro) e meravigliosamente sconclusionate. Ha vinto nel 1995 il Premio Assisi per il miglior restauro eseguito in Italia e nel 2013 la menzione speciale del Premio Internazionale Domus Restauro. Si definisce un pescatore di paradossi nel fiume dei luoghi della vita. Ha scritto più di recente: Restauro timido, architettura affetto gioco (2007), Architettura Timida, piccola enciclopedia del dubbio (2010), Esercizi di astinenza (2011). È tra i fondatori dell’Accademia del Silenzio.

In libreria o sul sito http://www.mimesisedizioni.it/Accademia-del-silenzio.html