La scuola del silenzio

Una vacanza dal rumore: corsi di silenzio (artistico, meditativo, escursionistico), fra le colline di Anghiari

Convegni & maratone del silenzio

Da Milano a Torino, da Foligno a Roma, incontri con audiologi, naturalisti, astronomi, filosofi, scrittori...

I taccuini del silenzio

Pensieri per un momento di stacco, libri da tenere in tasca, per ritagliarsi una pausa di silenzio.

Spettacoli, festival, mostre del silenzio

Reading, concerti, festival, gite in barca e nelle oasi acustiche, mostre: il silenzio può essere un'occasione di divertimento e passeggiate

Il pubblico

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Le parole del silenzio e il linguaggio delle emozioni. Il seminario di Polla-Mattiot

Le parole del silenzio e il linguaggio delle emozioni
29-31 agosto 2013
laboratorio a cura di Nicoletta Polla-Mattiot

Il primo giorno si esplorano i sensi del silenzio (vista, udito, olfatto, tatto, gusto). Ciascuno ha i suoi tempi e ci insegna che l’ascolto può avere tanti “passi” diversi, cogliere l’istante, intenso e subitaneo, di una madeleine come aver bisogno della lenta, concentrata contemplazione.

Il secondo giorno si attraversano le emozioni del silenzio: quello che ci lascia senza parole può trovare un’altra voce, può essere scritto oppure può mettersi in risonanza con i racconti degli altri, poeti, scrittori, musicisti, attori, amici, vicini…

Il terzo giorno si pratica il linguaggio del silenzio (rifondate nel silenzio, le parole tornano “sorgive”, riacquistano forza e l’espressività originaria). Ci sono parole che andrebbero pronunciate sempre come se fosse la prima volta e parole che non vorremmo mai usare. Parole che vanno dette una volta per tutte. E parole che è ora di dire, adesso.

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Con la mente nel cuore e nel respiro

Il silenzio nel Buddhismo e nell’Oriente cristiano

29-31 agosto 2013
laboratorio a cura di Giampiero Comolli

Esicasti cioè “silenziosi” sono quei mistici che, nell’ambito del cristianesimo orientale, hanno elaborato un particolare metodo di raccoglimento e preghiera, che passa attraverso la concentrazione sul respiro. Chiamato esicasmo (che significa calma, silenzio, quiete), questo metodo porta alla cosiddetta “discesa della mente nel cuore”, e invoca la grazia divina per ricevere la pace, la chiarezza mentale, la visione beatifica della luce di Dio. Centrato sulla fede assoluta in Gesù, l’esicasmo propone una forma di meditazione che però, proprio per la sua attenzione al silenzio e al respiro, si offre alla possibilità di un confronto fecondo con alcune pratiche di meditazione proposte invece dal Theravada, la più antica tradizione buddhista. Il Theravada infatti insegna che la pura attenzione silenziosa sul respiro, cioè una piena e al tempo stesso muta presenza mentale nell’atto dell’inspirazione e dell’espirazione, porta lentamente alla perfetta quiete: cioè a una consapevolezza suprema, lucida e serena, pervasa di compassione e di silenzio. Nel laboratorio vorrei esporre dapprima i principi fondamentali dell’esicasmo e del Theravada, per poi presentare alcuni semplici esercizi pratici dell’una e dell’altra tradizione. I partecipanti potrebbero così conoscere, anche in modo diretto, differenze e somiglianze fra le due vie. E in ogni caso apprendere quanto importante possa essere per chiunque la consapevolezza sul cuore e sul respiro. Una consapevolezza che, nata nel silenzio, si cercherà poi di trasporre in scrittura.

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