Con la mente nel cuore e nel respiro

Il silenzio nel Buddhismo e nell’Oriente cristiano

29-31 agosto 2013
laboratorio a cura di Giampiero Comolli

Esicasti cioè “silenziosi” sono quei mistici che, nell’ambito del cristianesimo orientale, hanno elaborato un particolare metodo di raccoglimento e preghiera, che passa attraverso la concentrazione sul respiro. Chiamato esicasmo (che significa calma, silenzio, quiete), questo metodo porta alla cosiddetta “discesa della mente nel cuore”, e invoca la grazia divina per ricevere la pace, la chiarezza mentale, la visione beatifica della luce di Dio. Centrato sulla fede assoluta in Gesù, l’esicasmo propone una forma di meditazione che però, proprio per la sua attenzione al silenzio e al respiro, si offre alla possibilità di un confronto fecondo con alcune pratiche di meditazione proposte invece dal Theravada, la più antica tradizione buddhista. Il Theravada infatti insegna che la pura attenzione silenziosa sul respiro, cioè una piena e al tempo stesso muta presenza mentale nell’atto dell’inspirazione e dell’espirazione, porta lentamente alla perfetta quiete: cioè a una consapevolezza suprema, lucida e serena, pervasa di compassione e di silenzio. Nel laboratorio vorrei esporre dapprima i principi fondamentali dell’esicasmo e del Theravada, per poi presentare alcuni semplici esercizi pratici dell’una e dell’altra tradizione. I partecipanti potrebbero così conoscere, anche in modo diretto, differenze e somiglianze fra le due vie. E in ogni caso apprendere quanto importante possa essere per chiunque la consapevolezza sul cuore e sul respiro. Una consapevolezza che, nata nel silenzio, si cercherà poi di trasporre in scrittura.

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